L’uomo, alterato da alcol e droga, avrebbe lanciato la figlia dal balcone per punire la compagna.
La morte della piccola Fatima, di soli 3 anni, precipitata da un balcone di un edificio nel centro storico di Torino il 13 gennaio 2022, è stata giudicata come omicidio volontario dalla Corte di Assise. Il responsabile, Mohssine Azhar, 35 anni, è stato condannato all’ergastolo. Fatima era la figlia di una donna che viveva nello stesso condominio e con la quale Azhar aveva una relazione. L’imputato ha sempre sostenuto che la piccola gli fosse sfuggita di mano mentre giocava con lei sul balcone.
La dinamica della tragedia
L’uomo era già stato condannato lo stesso 13 gennaio 2022 a 8 mesi di reclusione per un caso legato al mondo della droga. Al momento della tragedia che ha coinvolto la piccola Fatima, il 35enne era in uno stato alterato a causa dell’alcol e dell’hashish. Inoltre, sembrava desiderare di infliggere una punizione alla sua compagna a causa dei rimproveri ricevuti.
Avrebbe, dunque, lanciato la propria figlia dal quinto piano dell’edificio dove viveva. “Ora Fatima può riposare in pace“, ha detto la madre della piccola di tre anni a coloro che erano presenti in aula durante la sentenza.